A un anno e mezzo dall’esordio con Bit.Trip beat, la nostalgica e cattivissima serie creata da Gaijin Games sta per giungere al termine. Bit.Trip Fate è infatti il secondo episodio della seconda e conclusiva trilogia dedicata al racconto delle gesta di Commander Video e del suo viaggio interstellare. E, come i predecessori, è un gioco dall’estetica e dallo spirito vintage, anche se un po’ più morbido e accessibile del solito.
Dopo la parentesi platform di Bit.Trip Runner, Bit.Trip Fate torna nell’ambito più battuto da Gaijin Games, quello degli sparatutto e delle loro infinite possibili varianti, abbracciando questa volta il sistema di controllo “twin stick”. Ovviamente con una variante: Commander Video si trova a svolazzare per dei livelli a scorrimento orizzontale “agganciato” a una linea che curva in alto e in basso e che ne limita quindi i movimenti sull’asse verticale, lasciando totale liberà solo su quello orizzontale. Ovvio che questo complichi non poco le situazioni nei casi in cui bisogna farsi strada fra colossali sciami di proiettili.
In realtà, tolti appunto gli impegnativi boss, Bit.Trip Fate è un gioco dalla difficoltà piuttosto morbida, al punto di rappresentare l’episodio forse più accessibile della serie. I livelli procedono senza particolari scossoni e sembrano quasi una fase di preparazione e accumulo in previsione della sfida vera, rappresentata appunto dai colossali bestioni che ne segnano il termine. In questo è evidente la scelta di seguire il modello proposto dal precedente Bit.Trip Runner, da cui però non è stata ripresa la segmentazione degli stage: qui, se si muore, tocca rifare tutto da capo. Ed è un bel problema.
In compenso, per fortuna, sul negozio WiiWare c’è la demo: prima di comprare, datele uno sguardo.