Definire un genere per questo gioco non è compito semplice: sono presenti elementi di RPG uniti a GDR e Action Game. Il mix di elementi che connota il titolo lo rende particolare e allo stesso tempo originale. Queste componenti si mescolano tra loro, dando origine ad un titolo piacevole, rilassante nelle lunghe passeggiate per il regno e frenetico durante i combattimenti più impegnativi.
Il nostro protagonista si chiama Blade: inizieremo a prenderne i comandi proprio il giorno prima del suo sedicesimo compleanno, età in cui ogni piccolo eroe viene investito cavaliere del regno. Per fare ciò occorre però impegnarsi nel “cammino dei valorosi” dando prova di coraggio e padronanza della spada.
La prima cosa che allontana Dragon Quest Sword da un qualsiasi gioco di ruolo è la visuale in prima persona che avremo a disposizione durante tutti gli spostamenti per il regno. I comandi sono davvero semplici, in quanto sarà sufficiente il solo utilizzo del Wiimote per godere al meglio dell’avventura. Impugnato il Wii Remote a mo’ di spada, sarà il D-pad a guidare Blade per il regno di Avalonia. Durante questi cammini il gioco verrà interrotto di frequente e, come nel più classico degli RPG, appariranno nemici da sconfiggere.
La prima caratteristica che differenzia Dragon Quest Swords da produzioni come FF e simili è che il combattimento non avviene a turni, ragion per cui possiamo parlare di RPG in tempo reale. Il nostro pad potrà essere di continuo agitato per effettuare fendenti sull’avversario e scagliare magie di ogni tipo.
Graficamente questo titolo non sfrutta la nostra Wii ai massimi livelli, sono molto curati tuttavia gli ambienti e i personaggi, realizzati in stile “retrò” (potrà sicuramente far piacere ai videogiocatori di Final Fantasy di vecchia data).